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Il diario di Stick Dog

  • Voto:
  • (5/5)
  • Età consigliata: da 7 a 11 anni
  • Editore: Interlinea
  • Genere: Avventura | Umoristico

Nota

Il diario di Stick Dog è il primo libro della serie dedicata alle avventure dell’omonimo protagonista. Per ora, in Italia, sono usciti due volumi, editi da Interlinea. Qui di seguito l’ordine di lettura: 

1) Il diario di Stick Dog;

 2) Il diario di Stick Dog 2 – Stick Dog vuole un hot dog.

A questo link, invece, trovate la mia recensione del secondo libro della serie.

Trama

Un inebriante profumino di hamburger si sta diffondendo nell’aria: è estate, la stagione delle grigliate è appena iniziata e gruppi di sciocchi, irritanti umani si ammassano nei gazebi di Parco Picasso per far sfrigolare sulla griglia chili e chili di carne succulenta. Proprio quello che Stick Dog stava aspettando: è l’occasione giusta per fare una bella scorpacciata e sottrarre qualche hamburger a quegli sprovveduti. Come riuscire, però, a ideare un piano che funzioni? Per fortuna Stick Dog può avvalersi di altre menti brillanti, ovvero dei suoi amici: Karen, la bassotta; Striscia, la dalmata; Meticcio, il… che ve lo dico a fare?; e Babà, il barboncino. Peccato che quei quattro, messi insieme, non facciano un cervello… Tra famelici scoiattoli attaccabrighe, forchettoni a due punte e diversivi che profumano di ammorbidente, riusciranno i nostri eroi ad accaparrarsi i tanto agognati hamburger?

Autore

Americano, con un passato lavorativo nel mondo della politica, del marketing e della pubblicità, Tom Watson è uno scrittore di libri per ragazzi. Oltre alla celebre serie di Stick Dog, ha pubblicato la saga di Stick Cat nonché numerose altre storie per bambini, alcune di queste scaricabili gratuitamente dal suo sito (che vi consiglio di visitare, poiché ricco di contenuti interessanti, tra cui giochi, video e quiz).
Naturalmente Tom Watson ha un cane e, sì, non è molto bravo a disegnare… (continua alla voce "Illustratore").

Illustratore

… infatti i suoi schizzi originali dei personaggi di Stick Dog sono stati rielaborati dall’illustratore Ethan Long. Se non mi credete, trovate qui le differenze tra le prime bozze e le tavole definitive. Attraverso questo link, invece, potete accedere al sito ufficiale di Ethan Long.

Giudizio

Primo consiglio: leggete questo libro a stomaco pieno. Perché vi verrà fame, oh, se vi verrà! Secondo consiglio: procuratevi dei fazzolettini da tenere vicino a voi, mentre sfogliate le pagine; vi serviranno per asciugarvi le lacrime che verserete a furia di ridere. Sì, perché Il diario di Stick Dog è uno dei libri più spassosi che vi capiterà di leggere di qui a qualche anno.

Tutto in questo volume è divertente: a partire dalle illustrazioni, che per semplicità e minimalismo ricordano moltissimo la fortunata saga de Diario di una schiappa (e, in effetti, anche il titolo del libro sembra un tributo all’opera di Jeff Kinney). Si caratterizzano per figure geometriche semplici e linee grossolane, assenza di colori e una realizzazione che pare più uno schizzo che un disegno vero e proprio. Qui, però, sta la loro efficacia: i bambini s’immedesimano immediatamente nel narratore-illustratore, che ammette senza vergogna di possedere scarsissime capacità artistiche (consapevolezza avvalorata dal fatto che la professoressa di arte, a scuola, “accartocciava” la faccia ogni volta che posava lo sguardo su una sua opera). Dichiarando le proprie difficoltà nel disegno, il nostro Tom entra subito in empatia con i piccoli lettori, che si riconoscono in lui. Egli approfitta della presa che ha su di loro e, consapevole di quanto si possa essere goffi a quell’età, li incoraggia più e più volte a non prendersela se non sanno fare una cosa, se sbagliano una risposta, se non conoscono un concetto, favorendo un clima di comprensione reciproca, di accettazione dei propri limiti e di solidarietà preadolescenziale. Lo sforzo che compie Watson nel tentativo di mantenere alta l’autostima dei suoi lettori va anche in direzione opposta, comunque: l’autore non vuole che pensino di non valere nulla, ma allo stesso tempo evita di alimentare troppo il loro ego, rimettendoli a posto qualora finiscano per sentirsi dei geni indiscussi.

La sintonia con il giovane pubblico è poi rafforzata dal rapporto che Tom ha con i professori: il ragazzo, infatti, va apertamente contro le regole che gli vengono imposte (nel disegno e nella scrittura). Per farlo, Watson applica la felice dinamica dell’affermare qualcosa e poi di far fare l’esatto contrario al suo personaggio, distruggendo con la pratica ciò che ha sostenuto nella teoria. Il tutto risulta estremamente esilarante.

Un altro elemento che contribuisce a rendere Il diario di Stick Dog un’autentica fonte di risate è lo stile con cui è scritto. Watson ricorre a frasi semplici e chiare, infarcite di battute e di divagazioni divertenti, con aneddoti che risultano tanto familiari quanto spassosi. L’autore ha la capacità di attirare il lettore nella storia, interpellandolo in prima persona, coinvolgendolo con domande e sfide, quasi acchiappandolo per le orecchie e tuffandolo senza tanti complimenti tra le pagine. Non solo: Watson parla il linguaggio del suo pubblico, dosando sapientemente formule ammiccanti e vocaboli che appartengono allo slang giovanile (“Bella lì”, “Ehi, amico”, “Casino”...).

Il vero successo del libro, però, è dato indubbiamente dai personaggi: cinque cani sfaccettati, tutti diversi tra loro, e tutti egualmente spassosi. Stick Dog, che pare l’unico davvero assennato e intelligente, e che si pone quasi da genitore o maestro rispetto ai compagni; Karen, irrimediabilmente di piccola statura, tanto tenera quanto svampita; Babà, con la sua fissa per gli scoiattoli e un’indole facilmente raggirabile, caratterizzato da un pragmatico egoismo; Meticcio, il più affettuoso del gruppetto; Striscia, anticonvenzionale, bastian contraria e incredibilmente originale (non soltanto perché è una dalmata a pois che si chiama Striscia, ecco). Questi cinque protagonisti, insieme, danno vita a una gag dietro l’altra, e tirano fuori il meglio di sé interagendo gli uni con gli altri e affrontando le avventure che di volta in volta li coinvolgono. Impossibile non rendersi conto di quanto Stick Dog sia diverso dai quattro amici, che si comportano continuamente da “cani”, adottando tutti gli stereotipi tipici degli animali in questione (si rincorrono la coda, inseguono mammiferi di piccola taglia, rovistano nella spazzatura, infilano la testa fuori dal finestrino, urtano gli oggetti, ululano…). Stick Dog, invece, ha un modo di fare molto più “umano”, ponderato e riflessivo, e arriva alla soluzione dei problemi prima dei suoi compagni, che educa e indirizza verso la strada giusta senza mai giudicarli negativamente né rimproverarli. Il suo atteggiamento incoraggiante e positivo nei confronti di ogni loro richiesta, necessità o idea fa il pari con quello del narratore Tom, che è sempre comprensivo e accomodante rispetto ai suoi lettori.

Infine, da non sottovalutare i messaggi che Watson nasconde tra le righe: dalla parità dei sessi (non per niente, al Parco Picasso vediamo una donna intenta a grigliare mentre il marito si occupa di apparecchiare la tavola) all’importanza di apprezzare le piccole cose (Stick Dog è l'incarnazione della semplicità e dell'accontentarsi, per dove vive e per il fatto che non gli manca ciò che non ha mai avuto o che non può avere).

In conclusione, Il diario di Stick Dog si rivela una lettura oltremodo divertente, che si distingue per una storia semplice raccontata con originalità e simpatia. La penna di Watson è capacissima, navigata, di uno scrittore con la "S" maiuscola che sa il fatto suo e che conosce a menadito i piccoli (e grandi) interlocutori a cui si rivolge. Le illustrazioni, volutamente essenziali e abbozzate, si sposano alla perfezione con il tono scanzonato e “cartoonoso” del libro.
Indicato per tutti gli amanti dei cani, dei fumetti e degli hamburger (un po' meno adatto, invece, a chi stravede per gli scoiattoli...)!

Consigliatissimo!

Particolarità e consigli d'uso

Interlinea, sul suo sito, propone una serie di schede didattiche di accompagnamento al testo. Potrete trovare un fantastico kit gratuito con esercizi artistici, linguistici, narrativi e numerose attività extra. All’interno è anche presente una guida per gli insegnanti che consente di proporre alcune domande di comprensione sul testo e di avviare una discussione con gli alunni relativa ai contenuti del libro. Interlinea regala inoltre un kit di lettura ispirato a Il diario di Stick Dog con consigli, suggerimenti e giochi che favoriscono l’avvicinamento dei ragazzi alla lettura.

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