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La cosa più importante

  • Voto:
  • (4/5)
  • Età consigliata: da 2 a 3 anni
  • Editore: Fatatrac
  • Genere: Interattivo | Umoristico

Descrizione e trama

Qual è la cosa più importante del mondo? Avere la proboscide? Oppure gli aculei? Ma no, certamente è possedere un bel paio d'ali! Sciocchezze, molto meglio i dentoni o le orecchie lunghissime... Tutti, da bambini, abbiamo giocato a chi rilancia di più: ciascuno di noi ha una caratteristica che lo contraddistingue da tutti gli altri, un pregio, una qualità o persino un difetto che, osservato dalla giusta angolatura, può diventare un elemento così prezioso da suscitare invidia in chi ci circonda.

Anche nel bosco illustrato da Antonella Abbatiello gli animali si pongono la stessa domanda: c'è una particolare caratteristica fisica che domina sulle altre e che si può ritenere universalmente migliore? Ciascun animale ci propone la sua, esibendo una parte del corpo a suo parere utile per difendersi, per mimetizzarsi, per nutrirsi o per ottenere un qualsiasi vantaggio nella vita di tutti i giorni. Ogni caratteristica trova posto in due pagine: nella prima vediamo solo l'animale che sta illustrando i pregi dell'elemento che ha scelto

Immagine tratta dal sito ufficiale delle Edizioni del Borgo

mentre nella seconda, aprendo una pratica aletta, troviamo tutta la fauna del bosco che applica la medesima caratteristica su di sé, con conseguenze sempre esilaranti:

Immagine tratta dal sito ufficiale delle Edizioni del Borgo

Quale sarà la cosa più importante, tra le tantissime, che verrà scelta alla fine? Provate a pensarci un po' su e poi confrontate la vostra idea con il finale del libro... Magari scoprirete che non ne esiste una sola, ma che invece lo sono tutte, in pari misura, e che ciascuno di noi è unico e irriducibile proprio per quella sua speciale particolarità!

Autrice e illustratrice

Antonella Abbatiello, classe 1959, è una scrittrice e illustratrice di libri per bambini, di cui vanta una produzione di oltre settanta volumi.Le sue opere, pubblicate dai principali editori italiani del settore, hanno avuto un grande successo anche all'estero. 

La cosa più importante ha ricevuto la Menzione d'Onore dell'UNESCO nel 2001.

Giudizio

I bambini amano ciò che è bizzarro, generato da associazioni nuove e curiose, inaspettate, come un elefante con le zampe palmate o una giraffa con i dentoni da castoro, un gufo con gli aculei o una rana con le ali. Questo è di sicuro uno dei maggiori pregi de La cosa più importante: creare spaesamento, inteso nel senso più positivo del termine, combinando elementi che siamo abituati a collocare in un insieme ben definito con altri, che a questo insieme non appartengono neanche lontanamente.

Ma nel libro in questione c'è molto, molto di più, ci sono messaggi profondi e interessanti, che vale la pena di decodificare, di condividere con i bambini sin dalla tenera età. Ogni animale protagonista della storia vuole dimostrare ai compagni quanto la sua caratteristica fisica di spicco sia dominante, per importanza e funzionalità, rispetto a quella degli altri. Con vanto ed esibizionismo, e ricorrendo a ragionamenti logici impeccabili, ciascuno illustra alla folla di amici la parte del corpo che reputa ideale. I compagni ci pensano su, immaginano come sarebbe la vita con la caratteristica tanto decantata e l'intera scena fa ridere, perché l'aletta che nasconde la pagina successiva ci mostra tutti gli animali, di volta in volta, dotati di orecchie lunghissime, aculei, dentoni, zampe palmate, ali e chi più ne ha più ne metta.

«La proboscide è dell'elefante, mica della papera!» direte voi. Chiaro che è così... E infatti, man mano che sfogliamo il libro, ci rendiamo conto che non esiste una caratteristica universalmente migliore, universalmente adattabile a tutti, ma che ogni animale ha la sua caratteristica personale, che lo rende unico, distinguibile dagli altri e che nella vita lo aiuta a procurarsi il cibo o a scappare dai nemici. Ed ecco che Antonella Abbatiello ci apre gli occhi su un concetto che spesso ignoriamo: l'importanza di ciò che siamo, il bello della diversità, il mettere in luce quegli elementi che per altri possono rappresentare un difetto, un impaccio o qualcosa d'inutile (le ali per la rana o gli aculei per il castoro) ma che per noi, noi che li possediamo, che siamo nati così, valgono più di ogni altra cosa.

Il tema della diversità, che può essere considerata in ogni sua sfaccettatura, dall'handicap all'essere iperdotati, della fisicità (io ho gli occhi di un colore, tu di un altro, io ho il naso a patata, tu adunco, io sono alta, tu sei basso...) vengono infine risolti con un elogio della condivisione, di quanto sia meraviglioso essere diversi, di come ciascuno abbia qualcosa di bellissimo che lo contraddistingue e che magari può essere utile al gruppo, di come bisogna accettarsi ed essere accettati. Solo così si può vivere tutti insieme in un grande bosco, avere qualcuno che sorvola gli alberi per avvertirci dei pericoli, qualcuno che li rosicchia per costruire dei ripari, qualcuno dal collo o la proboscide lunghi che ci procura il cibo, qualcuno con le zampe palmate che riesce ad attraversare il fiume per esplorare il territorio, qualcuno dalle orecchie enormi in grado di sentire i rumori lontani e qualcuno che sa saltare così in alto da raggiungere quel che occorre a tutto il gruppo... Solo così si può ottenere un mondo vario dove ciascuno aiuta gli altri mettendo a disposizione la sua cosa più importante.

Consigliato!

Questo volume fa parte della bibliografia dei titoli scelti dal progetto nazionale "Nati Per Leggere"

Particolarità e consigli d'uso

  • Ottimo per dibattiti in classe o temi incentrati sulla diversità, sulle caratteristiche fisiche, sul corpo, sulla differenza tra se stessi e gli altri, sulla cooperazione in un gruppo.
  • Ideale per giochi di ruolo dal vivo, da svolgersi in classe, in cui ciascun bambino deve portare qualcosa di suo o scrivere su un foglio una caratteristica che possiede (una qualità, un tratto peculiare e distintivo) per far sì che il gruppo formato dai compagni riesca a raggiungere un determinato obiettivo comune (esempio: sopravvivere su un'isola deserta; passare la notte in un bosco; creare il bambino più bello del mondo, prendendo gli occhi dell'uno, i capelli dell'altro... Si può fare anche al contrario, con i difetti, per creare il più brutto del mondo e così via).
  • Indicato per imparare il nome degli animali e i loro tratti distintivi.
  • Si presta per rappresentazioni e scenette teatrali grazie alla comicità delle situazioni e alla varietà dei personaggi.
  • Buono spunto per laboratori creativi su costumi o oggetti a foggia di animali.

Per approfondimenti su La cosa più importante rimando al sito di Edizioni del Borgo.

Se vi è piaciuto questo libro vi consiglio Indovina chi di Guido Van Genechten (clic sul titolo per leggere la mia recensione).

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