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Vacanze all'Isola dei Gabbiani

  • Voto:
  • (5/5)
  • Età consigliata: da 9 a 14 anni
  • Editore: Adriano Salani Editore
  • Genere: Avventura | Classici

Descrizione

Astrid Lindgren è una delle scrittrici che amo di più in assoluto, e la mia passione per lei nasce da due libri che mi stanno particolarmente a cuore, Martina di Poggio di Giugno (di cui trovate qui la recensione) e, per l'appunto, Vacanze all'Isola dei Gabbiani.

Ero una bambina quando li ho presi in mano per la prima volta ed entrambi sono stati capaci di insegnarmi quanto possa essere meraviglioso leggere, soprattutto per esplorare posti nuovi, lontani e sconosciuti, suggestivi e incantevoli come l'isola di cui si parla nel romanzo in questione.

Trama

Immaginate un papà pasticcione e svampito che fa lo scrittore, tanto imbranato da rappresentare un vero e proprio pericolo pubblico, eppure così buono e generoso che è davvero difficile non volergli bene: lo chiameremo Melker. Poi fate finta che quel padre abbia una figlia di diciannove anni, Karin, dai setosi capelli biondi e gli occhi verdi come il mare d'estate, bella e giudiziosa, come la mamma che ha perduto; aggiungeteci due fratelli, Johan e Niklas, spensierati e combinaguai al pari di ogni tredicenne e dodicenne che si rispetti; infine, come ciliegina sulla torta, figuratevi Pelle, il più piccolo della compagnia, che a soli sette anni ha già deciso che dedicherà l'intera vita agli animali nonostante non ne possieda affatto.

Ecco, se siete riusciti a disegnarvi nella mente tutti questi personaggi, avrete un'immagine chiara e precisa della famiglia Melkerson; ed è proprio lei ad approdare all'Isola dei Gabbiani, un'isoletta all'estremo nord della Svezia, in una giornata di giugno. Per arrivare nell'arcipelago bisogna imbarcarsi su un vaporetto, il Gabbiano I, che nel periodo estivo si riempie di turisti e villeggianti intenzionati a trascorrere le vacanze sull'Isola, popolata da una manciata di abitanti autoctoni che si conoscono tutti tra loro. Immaginate quindi i Melkerson che arrivano alla Vecchia Falegnameria, la casa che hanno affittato per l'estate, e con grandissimo sconcerto si accorgono che, invece di un'affascinante villetta, ad aspettarli c'è una vecchia abitazione un po' pericolante, che ha bisogno di più di una riparazione. Per fortuna proprio nella casa accanto vivono Nisse e Marta Grankvist, e guarda caso anche loro hanno una bimba dell'età di Pelle, Melina, e due ragazzine coetanee di Johan e Niklas, Teddy e Freddy: i vicini ideali, se si considera che oltre a essere nati e cresciuti sull'Isola possiedono anche lo spaccio che rifornisce tutto l'arcipelago, risolvono qualsiasi problema provocato dagli sbadati villeggianti e sono tra le persone più disponibili che Melker e Karin abbiano mai incontrato...

Comincia così un'estate all'insegna dell'avventura, che vedrà per protagonisti Pelle, Melina e Stina, con i loro animali domestici (cani San Bernardo, conigli, agnelli, vespe e persino una foca!), Johan e Niklas accompagnati dalle amazzoni Teddy e Freddy, tra naufragi in mare aperto, società segrete e capanne nascoste, e la splendida Karin, attorniata da ammiratori ma innamorata della Vecchia Falegnameria, una casa che ha un'anima calda e accogliente ed è in grado di raccontare storie antiche quanto le sue mura... A incorniciare il tutto ci pensa l'Isola dei Gabbiani, con i suoi paesaggi selvaggi e struggenti, la natura incontaminata e mozzafiato, i suoni, i profumi e i colori tipici di un'estate indimenticabile, di quelle che si vivono nell'infanzia per poi essere ricordate per sempre.

Autrice

Astrid Lindgren (1907 – 2002) è stata indiscutibilmente una delle più grandi scrittrici per bambini di tutti i tempi. Nata e vissuta in Svezia, divenne celebre per la pubblicazione, nel 1945, di Pippi Calzelunghe, un successo planetario che cambiò profondamente la società svedese e da cui molte delle ragazze che parteciparono ai movimenti degli anni Sessanta presero ispirazione. Tra le altre opere della Lindgren non si possono dimenticare Rasmus e il vagabondo, Emil, I fratelli Cuordileone e Vacanze all'Isola dei Gabbiani, quest'ultima tratta dalla serie TV omonima che la Lindgren stessa aveva scritto, andata in onda nel 1964. Per una biografia esaustiva dell'autrice, che meriterebbe letture e approfondimenti mirati, rimando al sito ufficiale (in inglese).

Illustratrice

Grazia Nidasio

Giudizio

Leggere Vacanze all'Isola dei Gabbiani significa compiere un viaggio, sia spaziale che temporale: il primo all'interno dell'Isola, che impariamo a scoprire in tutto il suo splendore e di cui la Lindgren elogia la natura, con descrizioni che accrescono il nostro desiderio di trovarci lì, di vedere i paesaggi con i nostri occhi, di ascoltare i versi e i rumori personalmente, di respirare gli odori, di sentire la pioggia o il vento o gli schizzi d'acqua sulla nostra pelle. La scrittrice però non si limita a questo e ci mostra l'Isola per come la vedono i bambini di sei/sette anni (Melina, Pelle, Stina), i ragazzi adolescenti (Johan, Niklas, Teddy e Freddy) e gli adulti (dallo sguardo romantico e sognatore di Karin a quello più pragmatico e divertente di Melker), conducendoci in un vero e proprio viaggio nel tempo che consente non solo di ricordare le estati della nostra infanzia ma anche, per i lettori più giovani, di immedesimarsi in personaggi e vicende che coprono una fascia anagrafica molto ampia.

Sono proprio i personaggi e la loro caratterizzazione uno degli aspetti in cui Astrid Lindgren mostra maggiormente il suo talento, la sua maestria: i protagonisti del romanzo – come pure la più celebre Pippi Calzelunghe o la Martina di Poggio di Giugno di cui ho già parlato in altre recensioni – sono unici e irripetibili, per nulla stereotipati, originali e verosimili in tutta la loro complessa semplicità. La Lindgren riesce a rappresentare i bambini in modo autentico e preciso, quasi che a scrivere fosse appunto un esponente del mondo dell'infanzia, grazie alla sua capacità di conservare intatte le emozioni e lo sguardo ingenuo e stupefatto proprio dei piccoli. Melina Grankvist, in questo senso, è sicuramente il personaggio più riuscito, personificazione non soltanto dell'infanzia ma dell'Isola dei Gabbiani stessa, come fosse la regina di quella terra selvaggia: conosce tutto e tutti, è in grado di prevedere i cambiamenti climatici di cielo e mare, sa sempre dove trovare persone o animali, è benvoluta da chiunque e da chiunque riesce a ottenere ciò che desidera, per sé o per altri; Nostromo, il cane San Bernardo che porta con sé, rappresenta forse l'incarnazione fisica della forza morale dei bambini, e l'accompagna costantemente e fedelmente, al pari di un guardiano o di un custode silenzioso e devoto.

Anche gli adulti sono caratterizzati magistralmente, dal Melker buffo e affettuoso alla nostalgica e materna Karin, leggiadra nella sua bellezza interiore ed esteriore. Mi piace pensare, inoltre, che Marta Grankvist possa essere un rimando alla Martina di Martina di Poggio di Giugno, ormai cresciuta e stabilitasi nell'arcipelago.

Certamente Vacanze all'Isola dei Gabbiani è un libro che non può mancare nella biblioteca personale dei vostri bambini. Ha la capacità di portarli lontano, fino al confine remoto delle acque svedesi, in mezzo alla natura più lussureggiante e affascinante, di coinvolgerli in avventure mozzafiato – oltre che in un'estate ricorrente, che possono rivivere ogni volta che ne sentono la mancanza, in qualsiasi periodo dell'anno – e di insegnare loro l'amore sconfinato per la natura e per gli esseri viventi. Una lettura che profuma di brezza tiepida, mare salato, sole bollente, amicizia, semplicità e dolcezza, e che vi porterà nelle vostre estati di tanti o pochi anni fa in ogni pomeriggio in cui ne avrete bisogno.

Consigliatissimo!

Particolarità e consigli d'uso

  • Lettura perfetta da assegnare durante l'estate. 
  • Ottimo come punto di partenza per temi o riflessioni ad alta voce sulle vacanze, sulle amicizie che si stringono in queste occasioni, nonché sui luoghi cari della nostra infanzia.
  • Indicato per approfondire il legame tra l'uomo e gli animali, la responsabilità di occuparsi di un amico a quattro zampe e i predatori naturali degli animali da compagnia.
  • Buono spunto per analizzare la differenza tra la vita in mezzo alla natura e quella in città, e per ampliare le conoscenze di una terra spesso poco approfondita quale è la Svezia.
  • Utile per indagare i vari profili (fratelli, sorelle, genitori), anche caratteriali, di ogni famiglia, indicando le differenze e le peculiarità tra e di ogni componente del nucleo.

Se vi è piaciuto questo libro vi consiglio caldamente le avventure di Martina di Poggio di Giugno e il suo sequel Novità per Martina (cliccate sui titoli per leggere le mie recensioni).

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